Oggi è giovedì grasso e come da tradizione ho preparato la pitta rustica con i " ciculidi ", un classico piatto della cultura contadina. I " ciculidi " o ciccioli come vengono chiamati altrove, un residuo della lavorazione del grasso di maiale, si uniscono alla pasta del pane e danno alla pitta un sapore unico e inconfondibile. Assaggiai la prima volta questa pitta dalla signora Paola, una donna originaria di Tiriolo, che mi prestò per una recita carnevalesca il suo costume di " pacchiana " . Il giorno che l'andai a trovare ricordo che stava sfornando il pane e queste pitte. Il profumo indescrivibile e la fraganza unica mi hanno letteralmente conquistata, tanto che da allora , in questo periodo,la pitta con i ciculidi non manca mai sulla mia tavola, sia semplice come quella che posto oggi che ripiena ( qui ). Certamente i ciccioli sono un alimento ipercalorico, ma uno strappo alla dieta ogni tanto si può fare e poi con il freddo di questi giorni vanno proprio a braccetto.
Ingredienti
500 gr di semola di grano duro
1/2 cubetto di lievito di birra
200 gr di ciculidi
3 cucchiai di olio evo
sale qb.
acqua qb
Preparazione
Mettete la farina in una ciotola, unite l'olio, il lievito sciolto in acqua tiepida e mescolate brevemente; aggiungete un pizzico di sale e altra acqua e impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Mettete il panetto a lievitare fintanto che non raddoppia di volume (io l'ho lasciato per tutta la notte ).
Dopo la lievitazione aggiungete i ciculidi, amalgamate bene e rimettete l'impasto a lievitare nuovamente.
Dopo di che stendetelo con le mani in una teglia unta in uno strato sottile e infornate a 200° per 20/30 minuti in forno già caldo.
La pitta sarà pronta quando la sua superficie sarà dorata. La crosta esterna croccante racchiude un cuore morbido che si scioglie in bocca.
Potete consumare la pitta sia da sola che accompagnata con salumi e formaggi, calabresi naturalmente! Non me ne vogliate.